Le crisi nelle relazioni possono esser scatenate da un tradimento, da un’incapacità di comunicare, dalla difficile routine, da scelte individuali non condivise, da cambiamenti nell’assetto di coppia. Spesso si rimanda pensando che “è solo un periodo”, oppure perché vi sono altre priorità (i figli, il lavoro, la salute…) e la distanza che viene a crearsi tra i partner si amplia. A volte si attende così a lungo, che la coppia si cristallizza in equilibri disfunzionali e in un crescendo di tensioni e sofferenza. I momenti di crisi si possono superare ed un percorso di psicoterapia può strutturarne e agevolarne i passaggi.

In certi momenti della vita, come in seguito a qualche lutto o perdita importante (di una relazione, di una condizione di vita, di un ruolo: pensiamo ad esempio al pensionamento, o all’uscita di casa dei figli…) si potrebbe provare un senso di disperazione, sconforto, tristezza e apatia, da cui non sempre è facile uscire da soli o con la semplice “forza di volontà”. Un percorso di psicoterapia può aiutare a dare un senso a certi eventi, integrarli nella propria biografia e ritrovare un senso di prospettiva futura.

Reazioni d’ansia (anche nella componente anticipatoria), episodi di panico e fobie specifiche possono limitare pesantemente la libertà di espressione, azione e movimento di una persona. Di frequente la strategia adottata è l’evitamento: si rinuncia quindi ad uscire in compagnia per il timore di non piacere; si evitano i colloqui di lavoro per il timore di non essere all’altezza; si interrompe l’università perché non si riesce a sostenere gli esami; non si fa più nulla da soli per il timore di sentirsi male… queste ed altre paure vincolano sé e gli altri a stili di vita impoveriti ed insoddisfacenti. Con la psicoterapia e anche con l’utilizzo di tecniche ipnotiche è possibile ridurre la reattività psicofisica, rielaborare cognitivamente stimoli/situazioni ansiogene e costruire un atteggiamento più funzionale.

Un po’ di stress è inevitabile ad esempio a fronte di qualche cambiamento (di impiego, trasferimenti, malattie, nascita di figli…), prima di una prova come un esame o un colloquio, in qualche periodo di lavoro più intenso. Tuttavia livelli elevati e protratti di stress rischiano di causare l’insorgere di patologie organiche, riducono le prestazioni cognitive e le performance, riducono la qualità del sonno e lo stile alimentare. Ogni persona può trovare il proprio modo per coltivare il benessere e gestire la tensione percepita, ricercando gratificazioni in attività ludico-ricreative. In certi casi può essere utile un aiuto professionale per ribilanciare gli effetti della somatizzazione e ridefinire alcuni elementi critici nella storia della persona, che contribuiscono a mantenere tale condizione stressante.

Ogni fascia d’età dei figli può comportare specifiche complessità: gestione di capricci e acquisizione di routine quando sono più piccoli; rispetto dei limiti e negoziazione di regole quando sono più grandi, e ancora: quanto concedere e come gestire la libertà nell’adolescenza. La crescita è una sfida, sia per i figli che per i genitori che la vivono con loro. A volte ci si sente smarriti non solo per il gap generazionale ma anche per la velocità a cui muta tutto il mondo attorno: trovare il giusto equilibrio tra valori, regole e autonomie non è sempre facile. Genitori non si nasce: lo si diventa passo passo, ed in questo percorso può inserirsi un parere professionale esterno non tanto per “insegnare la lezione” quanto per cogliere se vi è coerenza tra i princìpi che come genitori si vogliono trasmettere e le strategie educative scelte.